Skip to main content
QR

Macchina delle Quarantore

By Maggio 27, 2025No Comments

Il pregevole manufatto di legno, rivestito di oro zecchino (secolo XIX) e riccamente decorato, è una delle poche “macchine delle Quarantore”, seppur di modeste dimensioni, ancora oggi ammirabili in Città.

Si tratta di una pratica devozionale, oggi desueta, consistente nell’adorazione per quaranta ore continuative, del Santissimo Sacramento presente nell’Ostensorio contenente l’Ostia Consacrata, esposto solennemente sull’altare nel Triduo pasquale ma anche in occasioni particolari come la Domenica delle Palme, il lunedì e il martedì santo.

Il nome deriva dal periodo intercorso tra la morte di Gesù e la Resurrezione; un intervallo temporale calcolato in quaranta ore.

La “macchina” veniva corredata da un baldacchino in stoffa pregiata e illuminata da numerose candele. Durante l’esposizione, la chiesa doveva restare al buio.

L’uso di questa Macchina, fu concesso alla Congrega, dal Cardinale Luigi Ruffo nel 1821. Dai documenti rinvenuti nell’archivio, risulta che un primo restauro fu fatto nel 1870